Oggi ero all’assemblea dell’Anfia, Associazione nazionale filiera industria automobilistica che festeggia i suoi 100 anni di attività.
Carlo Pettinelli, direttore per la crescita sostenibile e UE 2020 racconta dei nuovi progetti per un rilancio dell’industria europea dell’auto che dà lavoro ancora a milioni di persone.
Finalmente l’Ue, col progetto Cars 2020, parla di sostenibilità ambientale del settore automobilistico come tema centrale.
La “green car initiative” ha messo a disposizione finanziamenti per l’auto elettrica ed anche in Horizon 2020 saranno previsti incentivi per le nuova auto green.
La Ue cerca di definire anche un unico standard per le colonnine di ricarica delle auto elettriche .
Mi sembrano dei passi avanti importanti, ma andrà superato quell’approccio vecchio, e diffuso tra molti operatori, teso solo a vendere più auto e preoccupato dalla ‘demotorizzazione’ della società e da quel cambio di stile di vita che riduce la rincorsa all’auto come uno status symbol.
È invece positivo lo sviluppo di una cultura della mobilità sostenibile e un uso più razionale e magari, dove possibile, condiviso dei mezzi di trasporto, non solo bus e treni, ma anche car sharing.
Non ho trovato però adeguato riferimento anche alla piattaforma Europa per l’idrogeno.
Eppure proprio le auto green, elettriche e a idrogeno, dovranno servire, come previsto nel progetto della Terza Rivoluzione Industriale, anche come accumulatori diffusi di energia rinnovabile ed essere, come gli edifici positivi, parte integrante delle Smart Cities.