Gli incendi continuano a funestare tutta la Penisola.
È evidente, anche ai più inesperti, che tanti animali selvatici sono morti per il fuoco e tutti vivono in condizioni difficili.
Ma settembre è il mese di apertura della caccia e molte regioni, in costante contrasto con le norme europee e nazionali, insistono a votare per aperture anticipate all’azione dei fucili.
Per anni ho fatto muro a questo estremismo venatorio e col decreto del 17/10/2007 sono riuscito a tutelare Sic e Zps (le aree di particolare importanza ambientale volute dall’Unione Europea) ma non basta. Occorre un’azione costante di difesa di chi non può parlare e votare, ovvero gli (altri) animali.
Vedo che tante deroghe per consentire la caccia si ammantano di precisazioni un po’ ipocrite: “nel rispetto del decreto Pecoraro Scanio del 17 Ottobre“, ma non è vero che si rispetta né quel decreto, né le norme europee che vuole applicare. Per esempio, di fronte all’evidente stress da incendi che colpisce tutta la fauna selvatica si continua a insistere con le pre – aperture invece che posticipare o addirittura sospendere la normale apertura di Settembre.
Bene ha fatto il ministro dell’Agricoltura a chiedere di bloccare subito le pre – aperture, anzi bisogna sospendere la stagione venatoria come chiedono alcune personalità di cui non condivido tutte la opinioni ma che stavolta hanno assolutamente ragione.