La decisione presa dal nostro Governo nella scorsa legislatura, e sempre rinviata, dal primo gennaio sarà finalmente in vigore. Si diffonderà progressivamente un nuovo stile ecologico, sia da parte dei consumatori che dei commercianti, e si aiuterà finalmente la nascente industria di fibre naturali, riducendo così anche i rifiuti. Finalmente una piccola buona notizia in materia ambientale.
Infatti i fondi che, dopo dure battaglie nella mia coalizione, avevo ottenuto per il ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, e che ora tutti riconoscono come una conquista sono stati tagliati di due terzi, come denuncia il mio successore alla guida del dicastero.
In tutta Europa, e direi ormai in molte parti del mondo, per fortuna governi di destra, centro e sinistra hanno capito che green economy e politiche ambientali vere rappresentano una priorità.
Occorre più impegno da parte di tutti affinché anche la politica italiana acquisisca questa consapevolezza. Stanziando fondi veri e facendo scelte coraggiose, che certamente infastidiscono qualche lobby, senza le quali non si passa ad azioni concrete mentre il degrado e la crisi avanzano.